La radioprotezione operativa estrinseca la propria azione in favore della sicurezza intervenendo in una serie di aree specifiche, ciascuna caratterizzata da diverse problematiche e peculiarità. Queste aree sono identificate e individuate seguendo un percorso verticale che va dalla singola applicazione all’impatto che questa ha sui lavoratori che vi sono coinvolti e sulla popolazione in generale. All'interno di questo percorso ne viene seguito un secondo orizzontale, di tipo gerarchico e organizzativo, finalizzato a identificare univocamente le responsabilità e a indicare i comportamenti di ciascun soggetto.
Progettazione degli impianti e delle attrezzature.
Il livello della progettazione degli impianti e delle attrezzature è quello che opera più vicino alla sorgente, ed è quindi quello nel quale possono essere adottati gli accorgimenti più efficaci ai fini della minimizzazione dell’impatto sanitario e ambientale. La radioprotezione interviene con prassi operative specifiche in fase di selezione dei siti, disposizione degli impianti, progettazione dei sistemi e delle attrezzature, adozione di schermi e sistemi di protezione, gestione dei rifiuti radioattivi, monitoraggio e controllo degli accessi.
Organizzazione e gestione.
Quello organizzativo e amministrativo costituisce il livello gerarchicamente più elevato nel quale intervengono le pratiche della radioprotezione operativa. Si tratta in questo caso di integrare la struttura gestionale di ogni organizzazione coinvolta nell’uso di sorgenti (sostanze e materiali radioattivio macchine radiogene) con le strutture interne e con le prassi operative necessarie per applicare estesamente e in modo univoco e affidabile i principi base della radioprotezione.
Informazione e formazione.
A valle degli accorgimenti di tipo strutturale (progettazione) e gestionale (organizzazione) volti a minimizzare l’impatto delle applicazioni delle radiazioni ionizzanti, esiste la sfera dei comportamenti individuali, che devono anzitutto fondarsi sulla consapevolezza dei singoli, e quindi su un intenso programma di informazione e formazione. Lo scopo è quello di fare in modo che i singoli (lavoratori, pubblico) assumano sistematicamente comportamenti individuali e collettivi idonei a minimizzare il rischio di esposizione.
Limitazione e controllo dell’esposizione dei lavoratori.
Una volta assicurati gli strumenti strutturali e organizzativi, e una volta indotti i giusti comportamenti individuali e collettivi, il livello di intervento della radioprotezione si trasferisce al controllo e alla limitazione dell’esposizione, attraverso l’uso estensivo di accorgimenti operativi (delimitazione delle aree, controllo degli accessi), tecniche di limitazione dell’esposizione (equipaggiamenti protettivi, sistemi di monitoraggio e di allarme) e tecniche di controllo delle dosi (dosimetria esterna e interna).
Limitazione e controllo dei rifiuti radioattivi.
Nell’economia generale della radioprotezione si dedica un’attenzione particolare alla produzione e alla gestione dei rifiuti radioattivi, che costituiscono forse il principale veicolo attraverso il quale l’esposizione alla radioattività può interessare i lavoratori e soprattutto il pubblico. In quest’area si adottano sistematicamente accorgimenti atti a limitare la quantità di rifiuti prodotti, a ridurne il volume e a facilitare idonei interventi di condizionamento e stabilizzazione, per evitare che i rifiuti possano entrare in contatto con la biosfera.
Limitazione e controllo dell’esposizione del pubblico.
Lungo il percorso che parte dall’applicazione, questo è il livello di intervento più prossimo alla popolazione in generale. Obiettivo della radioprotezione operativa è in questo caso quello di assicurare (attraverso il monitoraggio degli effluenti e idonee misure esterne) che l’esposizione del pubblico sia il più possibile ridotta, e che comunque resti costantemente al disotto dei limiti previsti dalla normativa e dalla licenza di esercizio dell’impianto o dell’attrezzatura in armonia col principio ALARA.
Pianificazione e gestione delle emergenze.
In ogni installazione e da ogni apparecchiatura che facciano uso di sostanze radioattive in quantità non trascurabili possono scaturire condizioni di emergenza con potenziali conseguenze all’interno di un impianto (emergenza interna) o all’esterno di esso (emergenza esterna). A questi eventi è necessario prepararsi predisponendo strategie organiche di risposta e piani operativi di emergenza che tengano conto di ogni aspetto.
Predisposizione e gestione della strumentazione.
L’implementazione di un programma operativo di radioprotezione si fonda necessariamente sulla disponibilità, sulla corretta disposizione e sull’efficienza di un complesso sistema di strumenti e apparecchiature di sorveglianza e di misura, che richiede intensi programmi di selezione, installazione, controllo, calibrazione, manutenzione e verifica di efficienza.
|