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Il quadro di riferimento
I campi di intervento
La strumentazione
La Strumentazione
Fattore centrale in qualsiasi organizzazione di radioprotezione è la disponibilità di idonea strumentazione di misura che consenta di condurre un efficace programma di sorveglianza e di oggettivare le condizioni di rischio per i lavoratori, la popolazione e l’ambiente in generale. Gli strumenti richiesti per l’attuazione della radioprotezione servono a diversi scopi:
  • controllare le aree nelle quali le persone sono soggette al rischio di esposizione esterna;
  • rilevare l'eventuale contaminazione radioattiva di superfici e campioni di materiale;
  • monitorare la radioattività ambientale e la presenza di radionuclidi nell’aria all’interno e all’esterno;
  • documentare l’esposizione individuale dei lavoratori e della popolazione.

La corretta gestione degli strumenti di monitoraggio, oltre che dalla preparazione specifica del personale tecnico incaricato di condurre le misure, dipende dall’adozione di comportamenti adeguati in tema di selezione, calibrazione e manutenzione della strumentazione.

Idoneità della strumentazione

La strumentazione impiegata per la sorveglianza radiologica deve essere in primo luogo idonea allo scopo al quale essa è destinata. Questa idoneità va stabilita in termini di accuratezza, precisione, sensibilità, stabilità, durata, compatibilità, affidabilità, aggiornamento tecnologico, calibrazione e stato di manutenzione.

I fattori più importanti da considerare nel valutare l’idoneità di uno strumento non sono solo quelli relativi alle sue qualità intrinseche, ma anche quelli legati al loro rapporto con le condizioni di impiego: tipo e caratteristiche della radiazione da misurare, caratteristiche temporali del campo (continuo, pulsato, a flash), condizioni ambientali, leggibilità delle scale e degli indici nell’impiego sul campo, grandezze che si desidera misurare (intensità di dose, dose integrata, esposizione, ecc.), trasportabilità, possibilità di interfacciamento con altre apparecchiature (ad esempio un computer), sensibilità ad eventuali campi elettrici o magnetici e altro ancora.

Calibrazione della strumentazione

La calibrazione di uno strumento di misura è l’operazione attraverso la quale si verifica la corretta risposta dello strumento allorché viene posto in un particolare campo di radiazione di caratteristiche note.
Questa operazione serve in generale a garantire che, nelle condizioni operative reali, le indicazioni dello strumento siano effettivamente rappresentative delle condizioni reali.

Al fine di garantirne il corretto funzionamento, uno strumento deve essere sottoposto a procedure di calibrazione che assumono forme diverse a seconda delle esigenze.

  • Si parla di “calibrazione di routine” quando si verifica la risposta dello strumento nelle condizioni standard di impiego.
  • Si parla di “caratterizzazione completa” dello strumento quando se ne verifica la risposta variando tutti i parametri che la influenzano: tipo ed energia della radiazione, condizioni geometriche di impiego, condizioni ambientali, ecc.
  • Si parla di “caratterizzazione specifica” dello strumento allorché se ne verifica la risposta in condizioni geometriche o ambientali particolari, che possono essere anche molto lontane dalle condizioni standard, per riprodurre le reali condizioni di impiego dello strumento (temperatura, pressione, umidità, ecc.).

Il primo livello di calibrazione è usualmente condotto presso le strutture che impiegano direttamente lo strumento, e serve per controllare periodicamente l’affidabilità e la precisione della risposta. L’attività di caratterizzazione serve invece a garantire l’affidabilità e l’accuratezza di strumenti e sistemi complessi in condizioni di impiego estreme, ed è preferibilmente condotta da parte di un ente di qualificazione e certificazione indipendente, in grado di gestire ordinariamente procedure di interconfronto e di valutare con precisione il grado di incertezza delle misure fornite.

Manutenzione della strumentazione

A valle delle fasi di selezione e di calibrazione degli strumenti, l’affidabilità e l’efficacia del sistema di misura dipende in maniera determinante dallo stato di manutenzione degli strumenti stessi, che devono essere mantenuti al livello di efficienza più elevato possibile.
La frequenza delle operazioni di manutenzione - così come quelle di calibrazione - dipende dall’uso che si fa dello strumento e dal grado di accuratezza richiesto alle misure.
Le caratteristiche degli strumenti più moderni sono tali da non richiedere un impegno particolare nelle attività di manutenzione, eccettuata la necessità permanente di controllarne il buono stato e la funzionalità.
Tuttavia, soprattutto nei casi in cui un determinato strumento di misura è l’unico disponibile, oppure nei casi in cui un funzionamento difettoso dello strumento potrebbe esporre a gravi rischi di contaminazione o esposizione, è prassi consolidata introdurre un piano di manutenzione programmata, comprendente anche una periodica verifica della calibrazione.



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